Il Nome “Baia della Tufara”: Un Viaggio Nella Storia
Baia della Tufara prende il suo nome dalla scogliera ricca di calcarenite, chiamata anticamente “Tufo”. Questa pietra carsica, caratteristica della costa tra Vieste e la baia di Scialmarino, ha segnato non solo il paesaggio ma anche la storia e l’architettura del vicino centro storico di Vieste.
Nell’antichità, la presenza abbondante di questa calcarenite non troppo dura facilitò le attività di costruzione del borgo medievale. I blocchi di tufo venivano estratti dalla falesia e trasportati per essere utilizzati nelle costruzioni di Vieste, in particolare nella sua Cattedrale romanica. Questa pratica antica ha lasciato segni visibili lungo la scogliera, anche all’interno del villaggio, testimoniando un legame profondo tra l’uomo e la natura. Il processo di taglio delle rocce ha rivelato la presenza di fossili, aggiungendo un ulteriore strato di fascino a queste antiche cave.
Un altro elemento storico significativo è la Torre di avvistamento. Costruita alla fine del 1500 come parte di un sistema di dieci torri d’avvistamento sul Gargano, questa torre serviva per proteggere la costa dalle incursioni dei pirati saraceni. La comunicazione tra le torri avveniva tramite segnali di fumo di giorno e fuoco di notte, un metodo efficace per allertare rapidamente le comunità locali in caso di pericolo.
La presenza torre, già chiamata “Torre della Tufara” nelle antiche mappe, insieme ai trabucchi e alla vegetazione spontanea, rende questo tratto di costa perfetto per passeggiate all’aria aperta, ammirando paesaggi mozzafiato e comprendere il profondo legame che da sempre unisce l’uomo alla natura.